Il reverse mentoring è una pratica innovativa che può essere adottata da un’impresa creativa che rovescia la logica tradizionale del mentorship: come gestirlo a livello di contratto di lavoro?
Cos’è, giuridicamente, il reverse mentoring
Il reverse mentoring non è un istituto giuridico riconosciuto e non è previsto nei contratti collettivi nazionali.
La risorsa junior, in ragione alla sensibilità, all’approccio alla tecnologia, alla conoscenza delle tendenze del mercato, su incarico dell’azienda, insegna alle risorse senior che acquisiscono competenze. Se quindi c’era il pericolo di dispersione del know how tra i lavoratori dipendenti a causa del turnover, in questo caso potrebbe esserci un rovesciamento di approccio.
Diventa quindi fondamentale inquadrare giuridicamente la vicenda per poi valutare se e come modificare il contratto di lavoro dipendente e valutare la posizione del lavoratore dipendente junior rispetto all’azienda.
Il reverse mentoring nel contratto di lavoro dipendente
Il reverse mentoring potrbebe essere integrato all’interno del contratto di lavoro dipendente e diventare quindi un appuntamento fisso per l’incremento della cultura aziendale e non solo un’iniziativa temporanea.
Questo significa formalizzare il processo di reverse mentoring, il ruolo delle persone che partecipano al programma di incremento delle competenze, definire nel concreto il programma ed eventualmente misurare i risultati e le aspettative.
Prevedere un programma di reverse mentoring, può:
- attrarre nuovi talenti e limitare il tournover grazie alla modello di gestione innovativo;
- contribuire in modo attivo e dall’interno alla crescita dell’azienda: questo aumenta il valore dell’azienda stessa anche in termini di distintività, professionalità e attenzione verso il cliente;
In linea concreta, questo significa:
- Programmazione: descrivere all’interno del contratto di lavoro il programma di mentorship, con durata e obiettivi;
- Incentivi: prevedere dei riconoscimenti a chi partecipa attivamente ai programmi;
- Formazione: agevolare i junior con programmi formativi utili per la gestione della condivisione in qualità di docente;
Reverse mentoring e società benefit
La società benefit è un modello ibrido di impresa che ha un duplice scopo: oltre a quello del profitto, c’è anche un beneficio comune che riguarda tutti, persone, dipendenti, fornitori, clienti, comunità territoriali, capitale umano. In questo caso, parliamo di dipendenti.
Il concetto di benefit è legato al tema della sostenibilità, che è un equilibrio tra sostenibilità sociale, economica e di governance. In questo caso, parliamo di governance.
Parlare quindi di società benefit e di sostenibilità di governance in questo ambito significa inserire il reverse mentoring come un obiettivo di sostenibilità di governance, visto che favorisce una gestione aziendale più inclusiva e aperta. Di fatto, integrare il contratto di lavoro con questa pratica dimostra l’impegno dell’azienda verso una governance partecipativa.
Abbiamo parlato di come diventare società benefit in un articolo dedicato, ma puoi trovare altri approfondimenti, trattandosi di un tema a cui stiamo prestando da tempo particolare attenzione.
Come inserire il reverse mentoring tra gli obiettivi di sostenibilità?
Per integrare il reverse mentoring tra gli obiettivi di sostenibilità di governance e quindi nell’ambito della valutazione d’impatto della tua società benefit, ti suggerisco di prevedere tre fasi.
1) Identificazione dell’obiettivo di sostenibilità
La prima fase richiede che l’azienda identifichi gli obiettivi di sostenibilità di governance e decida di inserire il reverse mentoring all’interno di questo profilo. In questo senso, si va ad integrare la strategia aziendale, mettendo in evidenza l’impatto sui processi decisionali, sulla cultura aziendale, sull’incremento del valore interno.
2) Creazione di un indicatore d’impatto
La seconda fase impone di sviluppare degli indicatori per poi valutare effettivamente il raggiungimento dell’obiettivo. Alcuni possono essere:
- Ruoli dei partecipanti: chi sono i soggetti, senior e junior, coinvolti nel programma e perchè?
- Sviluppo delle competenze: quali sono le competenze da acquisire e come svolgere gli esami?
- Impatto sulle decisioni: come le decisioni aziendali vengono influenzate da queste pratiche innovative?
3) Riportare il risultato nel Report di Sostenibilità
Da ultimo, gli obiettivi, le azioni e i risultati vanno inseriti nel report annuale di sostenibilità che viene pubblicato all’interno del sito internet dell’azienda per rendicontare le attività e per riportare all’esterno le pratiche adottate.