Torniamo a parlare di influencer vista la crescente importanza, sotto il profilo giuridico, nel corso di questo 2024. Ci mettiamo dalla parte di te che crei contenuti e che devi rispettare alcune regole che ti riportiamo in modo pratico e come linea guida da
Abbiamo già dedicato alcuni articoli sul tema (su come, ad esempio, impostare il contratto per influencer ambassador o content creator o individuare bene il servizio di influencer marketing) ma ti invitiamo anche ad iscriverti alla newsletter per rimanere aggiornata e aggiornato sugli interventi normativi e regolamentari più recenti. È questo infatti il canale informativo più aggiornato.
I tipi di influencer nel 2024: tu chi sei?
L’influencer è una figura reale o virtuale che crea, produce/seleziona, pubblica online tramite piattaforme per la condivisione di video e social media dei contenuti.
L’influencer ha la responsabilità editoriale dei contenuti e svolge un’attività assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi (TV).
Nel 2024, la persona che pubblica contenuti per finalità promozionali può essere un influencer professionista, un soggetto meno strutturato, un agente di commercio o un professionista autonomo. Senza contare, ovviamente che l’influencer può essere una figura virtuale creata da un’agenzia di comunicazione o dall’azienda stessa.
A) Influencer professionale
Attenzione ti aiuto ad identificare la distinzione tra influencer professionale e meno strutturato, sulla base di com’è oggi, ma non è detto che venga confermata, anzi, probabilmente verrà modificata.
In ogni caso, sei un influencer professionale quando:
- hai 1 milione di follower come somma nelle piattaforme in cui operano;
- superi almeno su una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio negli ultimi 6 mesi pari o superiore al 2%;
Se rientri in questa categoria hai alcune regole più stringenti da osservare, ad esempio il fatto di “garantire la presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti e a verificare la correttezza e l’obiettività delle informazioni anche attraverso la menzione delle fonti utilizzate, nonché a porre in essere azioni di contrasto alla disinformazione online”
B) Micro-influencer o content creator “meno strutturato”
Questo non significa che se non raggiungi la soglia allora non hai obblighi di rispetto delle normative.
In generale, gli obblighi discendono dalle varie normative di riferimento, anche con riguardo ai destinatari della pubblicità e ai prodotti oggetto di promozione. Dovrai ad esempio osservare: principi di trasparenza e della correttezza dell’informazione, la disciplina in materia di tutela dei minori e dei diritti fondamentali della persona, le disposizioni in materia di comunicazioni commerciali e di product placement.
C) Influencer come agente di commercio
L’influencer diventa un agente di commercio quando di fatto, assume l’incarico, in modo stabile, di promuovere, dietro retribuzione, gli acquisti in una zona determinata per conto dell’azienda cliente.
Ne abbiamo parlato in modo approfondito, anche richiamando la recente pronuncia del Tribunale, in un articolo dedicato al tema, ma qui ti vogliamo riportare in sintesi i punti fondamentali da annotarti.
L’influencer può essere qualificato come agente di commercio dando rilievo a questi elementi:
- La “zona determinata” non è essenziale è tutto il web;
- La modalità con cui “promuovere la conclusione di contratti” può essere qualsiasi. Infatti, il significato è che il ruolo dell’influencer è quello di influenzare i follower ossia far diventare i follower clienti e quindi promuovere la vendita.
- La stabilità dell’incarico ossia la durata è importante. Se c’è un compenso fisso per un certo periodo di tempo, significa stabilità;
- Il fatto che la persona svolga attività anche per altri è rilevante. Significa che svolge attività professionalmente e quindi che non è occasionale (come ad esempio il procacciatore)
- La presenza dell’esclusiva, non rileva;
⚠️ Attenzione, quando c’è un codice sconto che l’influencer fornisce nelle stories di Instagram, da cui percepisce una percentuale sulle vendite, ecco, quello è connesso al concetto di “promuovere la conclusione di contratti” e quindi al compenso percentuale e quindi alla figura dell’agente di commercio.
D) Influencer come lavoratore autonomo professionista freelance
In tutti gli altri casi, l’influencer rimane un lavoratore autonomo, al pari di un grafico, di uno sviluppatore web e il tutto viene gestito con un contratto per influencer che vada a regolamentare in modo adeguato il servizio di influencer marketing.
Gli elementi importanti che devono essere presenti sono quindi, a contrario:
- Non c’è un vincolo stabile. Ad esempio, si occupa di promuovere un singolo evento o un lancio di un prodotto;
- Non c’è l’obiettivo di promuovere le vendite. O meglio, è insito nella figura ma non l’impegno riguarda il fatto di pubblicizzare i prodotti, senza vincoli di risultato e senza percentuali in caso di vendite tramite codici sconto;
- Non c’è un compenso fisso annuo e mensile e un ulteriore compenso percentuale. Per come lo vedo io di solito, o è un compenso unico (magari diviso in acconto-acconto-saldo) oppure è in canoni per un certo periodo di tempo, ma poi si chiude (6 mesi – 12 mesi).
Linee guida da rispettare: ti scrivo cosa devi fare
Sulla base delle linee guida e regolamenti pubblicati e condivisi, ci sono alcuni aspetti che ti invito a rispettare. Non sono tutti e sono quelli più concreti, ma come ti dicevo, dipende anche da come qualificare la tua figura.
- non pubblicare contenuti che possono contenere istigazione o provocazione a commettere reati ovvero apologia degli stessi;
- rispetta la dignità umana e non pubblicare contenuti o espressioni suscettibili di diffondere, incitare, propagandare oppure giustificare, minimizzare o in altro modolegittimare la violenza, l’odio o la discriminazione e offendere la dignità umana;
- rispetta le norme in tema di tutela dei minori non pubblicando contenuti nocivi allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori e adottando meccanismi di segnalazione conformi alle normative;
- utilizza nel testo che accompagna il contenuto, o in sovrimpressione all’interno del contenuto medesimo, una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo immediatamente riconoscibile;
- presenta i fatti e gli avvenimenti in modo veritiero e verifica la correttezza delle informazioni anche menzionando le fonti;
- rispetta il diritto d’autore e non violare diritti di terzi;
Attenzione alla pubblicazione: le regole da rispettare
Parti dal presupposto che la comunicazione commerciale deve sempre essere riconoscibile come tale e che la pubblicità deve essere palese veritiera e corretta.
La comunicazione commerciale diffusa attraverso internet, deve rendere manifesta la sua finalità promozionale attraverso idonei accorgimenti.
Gli hashtag nei prodotti e nei brand
Devi inserire in modo ben visibile nella parte iniziale del post o di altra comunicazione diffusa in rete una delle seguenti diciture.
- “Pubblicità/Advertising”, o “Promosso da … brand/Promoted by … brand” o “Sponsorizzato da … brand/Sponsored by … brand”, o “in collaborazione con … brand/In partnership with … brand”; e/o nel caso di un post entro i primi tre hashtag, purché di immediata percezione, una delle seguenti diciture:
- Pubblicità/#Advertising”, o “#Sponsorizzato da … brand/#Sponsored by … brand”, o “#ad” unitamente a “#brand”, “#adv” unitamente a “#brand”.
Se si tratta di un invio di prodotti gratuiti, di un’attività occasionale, devi comunque indicare “prodotto inviato da … brand”, o equivalente.
La regole sulle stories
Se il contenuto è una “stories” e quindi a scadenza le diciture devi comunque inserirle in modo ben visibile sugli elementi visivi di ogni contenuto promozionale.
Ad esempio, una grande casa automobilistica è stata ritenuta responsabile per non aver utilizzato i disclaimer (#adv ecc) all’inizio e fine della videostoria. È irrilevante l’uso del tag verso la pagina della casa autonomobilistica da parte dell’artista in quanto non è stato ritenuto sufficiente a rendere inequivocabile la natura promozionale del contenuto. Inoltre, il fatto che sia visibile per sole 24 h non è rilevante in quanto possono essere messe in evidenza e parimenti non rilevante il fatto che il contenuto sia stato rimosso.
YouTuber e influencer marketing
Se quello che produci sono video devi indicare la natura commerciale affinché sia immediatamente percepibile. Ecco quindi cosa scrivere.
- nella descrizione del video e nelle scene iniziali (a titolo esemplificativo: “brand presenta …”, oppure “in collaborazione con … brand”).
- se si tratta di video in streaming queste avvertenze, anche verbali, devono essere ripetute nel corso della trasmissione.
- se si tratta di un video occasionale (fatto in occasione dell’invio di prodotti gratuitamente o per un modico valore) devi indicare in apertura un disclaimer, verbale o scritto: “questo prodotto mi è stato inviato da …”, “prodotto inviato da …”.
Self-analisi della propria professione di influencer
Ti suggerisco di partire da una check-list per identificare la tua figura professionale: ci sarà utile per qualificare giuridicamente la tua attività e valutare qual è la documentazione contrattuale di cui dovrai dotarti nella gestione dei rapporti con le agenzie di comunicazione o in via diretta con le aziende.
- Quali sono le attività che svolgi per i clienti (promozione, creazione, pubblicazione, ecc)?
- Promuovi la vendita diretta di prodotti che ricevi?
- Utilizzi dei codici sconto? Come funzionano? Ricevi una percentuale dalle vendite?
- Lavori per più clienti o per un unico cliente?
- Sei titolare di partita iva?
- Come avviene il pagamento? C’è un fisso mensile?
- Lavori a spot (singolo evento / lancio di prodotto)?
- Lavori in modo continuativo (contratto di 6-12 mesi)?
- Come imposti attualmente le stories?
- Invii materiale destinato ad essere pubblicato nei profili dell’azienda cliente?
Quando hai completato, anche mentalmente, il questionario, puoi chiederci un colloquio di consulenza così da aiutarti sia a definire in modo chiaro la tua figura, sia a gestire i rapporti con i tuoi clienti.