Diventare società benefit e lavorare per il beneficio comune non può essere un trend o un obiettivo di marketing. Ecco i rischi reali che possono riguardare un’azienda che diventa benefit per etichetta.
Fornisco supporto reale alle agenzie di comunicazione, aziende nel digitale e software house che desiderano diventare società benefit e le accompagno nell’attuazione degli obiettivi. Tuttavia, prima di tutto, il mio ruolo è quello formare gli amministratori ed informare l’azienda dei rischi e delle responsabilità conseguenti a questa scelta. Diventare benefit quindi non per trend, per moda, per marketing, ma per una scelta intenzionale e di lunga durata.
In questo articolo voglio condividerti alcune informazioni di base relative alla responsabilità degli amministratori. Dopodiché, anche tu, puoi fissare un momento formativo interno per valutare di intraprendere il percorso per diventare società benefit.
La legge: solo i punti fondamentali
In questo articolo ti parlo esclusivamente delle responsabilità degli amministratori, dando per scontato che tu abbia già conoscenza di cos’è una società benefit, qual è il percorso per diventarlo e quali sono i profili di marketing e comunicazione da annotare.
E quindi, la legge, in sintesi ci dice:
- Gli amministratori devono gestire l’azienda (agenzia di comunicazione o software house nel nostro) in modo da bilanciare gli interessi dei soci con il beneficio comune;
- Gli amministratori che non rispettano la regola sono responsabili
Quali sono gli obblighi degli amministratori delle agenzie di comunicazione benefit?
Il principio che deve ispirare gli amministratori è quello del benefit judgment rule, che in sintesi impone di orientare le decisioni nel bilanciamento tra scopo profit e beneficio comune. Ecco quindi i principali obblighi degli amministratori.
1) Regola n. 1: Il bilanciamento
Gli amministratori si devono impegnare a gestire l’agenzia di comunicazione nella logica del bilanciamento tra gli obiettivi di beneficio comune e gli interessi patrimoniali dei soci.
Va da se che gli amministratori devono conoscere gli obiettivi e devono essere adeguatamente formati.
2) Regola n. 2: La redazione della relazione d’impatto
Gli amministratori devono redigere una relazione d’impatto con la relativa valutazione che dovrà essere poi messa a conoscenza all’esterno.
Non è detto che gli amministratori siano in grado di elaborare il documento in via autonoma, anzi è bene farsi assistere da un professionista che possa fornire gli indici di valutazione.
3) Regola n. 3: Documenti e procedure
Gli amministratori devono presidiare alle corrette modifiche allo statuto, alla nomina di un responsabile d’impatto e all’elaborazione delle procedure per il concreto perseguimento delle finalità benefit.
Anche qui, potrebbe essere ragionevole appoggiarsi ad uno studio legale che possa fornire adeguato supporto. Noi ci occupiamo di fornire consulenza legale per aziende che vogliono diventare società benefit.
La responsabilità degli amministratori delle società benefit
Se l’amministratore non persegue il beneficio comune accanto a quello di lucro, è responsabile. Ma attenzione: il socio non può agire contro l’amministratore che ha messo in atto strategie per il perseguimenti del beneficio comune invece che la massimizzazione del profitto.
In generale, le responsabilità possono riguardare i seguenti profili.
1) Danni alla reputazione all’azienda: il rischio più temuto
Questo è probabilmente il profilo più importante: un’azienda che diventa benefit ma che non mette in atto le azioni per il perseguimento degli obiettivi o che agisce in modo sbagliato, perde di credibilità verso i consumatori.
Il danno all’immagine e alla reputazione della società benefit causato dagli amministratori è probabilmente il più semplice da dimostrare tra quelli qui indicati: perdita delle occasioni di guadagno, risoluzione di partnership, recensioni dei consumatori, interventi dei media, ecc.
2) Scontri con i soci e gli azionisti: i conflitti interni
I conflitti interni sono difficili da gestire: i soci potrebbero eccepire agli amministratori di non star perseguendo gli obiettivi di beneficio comune oppure, al contrario, di star lavorando solo per questo ma non per massimizzare gli utili.
In questi casi, sono gli amministratori che dovranno dimostrare una corretta gestione dell’azienda e quindi un bilanciamento tra i diversi interessi.
3) La violazione degli obblighi dell’amministratore: un ruolo importante
Se invece, semplicemente, l’amministratore non si impegna nello svolgere in modo corretto l’incarico, potrà essere responsabile sotto più profili, civile, ma nei casi più gravi, penale.
L’amministratore dovrà quindi dimostrare di esserti attivato per svolgere le azioni indicate nella relazione d’impatto o giustificare in modo ragionevole le cause del mancato raggiungimento degli obiettivi.
Come evitare rischi e responsabilità dell’azienda e degli amministratori?
Ecco tre modi per eliminare o comunque limitare i rischi delle responsabilità degli amministratori di agenzie di comunicazione o software house benefit.
- Pianificazione strategica delle azioni: è fondamentale stabilire in modo reale e smart quelle che sono le azioni annuali per il perseguimento degli obiettivi, senza “strafare”;
- Formazione continua: è importante sapere, per evitare di sbagliare e dunque investire nella formazione degli amministratori così da assicurare una corretta gestione dell’azienda;
- Consulenza legale: ovviamente, l’attuazione degli obiettivi (ad esempio quelli che riguardano i dipendenti, i coiti ci comportamento, la catena dei fornitori) impongono l’intervento di un avvocato che possa accampare l’azienda nella revisione della documentazione e nell’elaborazione delle procedure corrette ed aggiornate.
Ciò detto, ti suggeriamo di partire dalle intenzioni che conducono l’azienda di cui sei amministratore, a diventare società benefit. E poi, noi siamo disponibili a fornirti il supporto completo nel percorso di evoluzione.