Se nel tuo lavoro utilizzi font per fare loghi, grafiche o altro, è fondamentale conoscere le licenze che accetti, scegliere quelle corrette per l’uso che fai ed informare il cliente dei limiti. Con questo post (ed altri correlati) voglio aiutarti a fare queste valutazioni.
Con il termine font può intendersi il file contenente l’insieme di caratteri tipografici caratterizzati da un determinato stile grafico e accumunati da principi ispiratori comuni. Materialmente, il font è il software che, di norma, viene installato sul vostro elaboratore e che si presenta con un formato .ttf o .otf. Il carattere tipografico è invece il design, lo stile grafico dei singoli simboli (glifi) quali lettere, numeri e punteggiatura.
Proprietà industriale e proprietà intellettuale
Trattandosi di opere dell’ingegno umano, i caratteri tipografici possono trovare tutela nell’ambito del codice della proprietà industriale e della normativa a protezione del diritto d’autore.
Sotto il profilo della proprietà industriale, l’art 31 del D. lgs. n. 30/2005 prevede che:
- Possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale .
- Per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi tra l’altro i componenti che devono essere assemblati per formare un prodotto complesso, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici, esclusi i programmi per elaboratore”.
Sotto il profilo della proprietà intellettuale, l’art 1 della Legge n. 633/1941 prevede la protezione delle opere dell’ingegno aventi carattere creativo, qualunque ne sia il modo e la forma di espressione. I caratteri tipografici quindi, quando dotati di carattere creativo, possono trovare tutela ai sensi di tale normativa. Nello specifico, il codice sorgente (e quindi al font) può trovare tutela ai sensi dell’art 2 n. 8 LdA tra i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell’autore. Al contempo, il profilo grafico dei caratteri tipografici, può godere di protezione ai sensi dell’art 2 n. 10 LdA in quanto opera del disegno industriale necessitante tuttavia, oltre che del carattere creativo, anche del valore artistico.
Per l’effetto, i caratteri tipografici e i font rientrano tra le opere dell’ingegno umano e come tali possono essere destinatarie della protezione accordata dalle normative. L’opera può essere tutelata sia sotto il profilo della proprietà industriale (come disegno, se registrata) sia sotto il profilo della proprietà intellettuale (a prescindere dalla registrazione) e, nello specifico, sia con riguardo al codice sorgente (font), sia con riguardo al design industriale (carattere tipografico).
Il designer che crea il carattere tipografico e il programmatore che elabora il font
Il designer che crea il carattere tipografico che poi verrà trasposto in codice attraverso l’ausilio di un programmatore è titolare dei diritti sull’opera grafica creata. Il programmatore potrà divenire titolare dei diritti sul codice sorgente. Si tratterà quindi di un’opera creata da più soggetti i quali saranno destinatari della protezione accordata dalla legge: in questa sede si prescinde dall’analisi delle singole figure dacchè si tratta di rapporti privatistici, destinatari di una disciplina di volta in volta accordata tra le parti.
Quali sono i diritti di chi crea un font?
- ha il diritto di essere riconosciuto come l’autore dell’elaborazione;
- è titolare del diritto di sfruttare economicamente il software: egli, ad esempio, è l’unico che ha la facoltà di modificarlo, rielaborarlo e distribuirlo;
- potrà decidere di cederlo a terzi dietro corrispettivo: egli, ad esempio, può aver creato il font su commissione oppure può decidere di venderlo dopo averlo creato;
- potrà cederlo in uso accordando una licenza di utilizzo;
- potrà scegliere di consegnarlo al pubblico dominio: in questo caso l’autore decide di concedere a chiunque la facoltà di utilizzarlo in modo gratuito, senza limiti (commerciali e non commerciali) e accordando facoltà di modifica, di rielaborazione e distribuzione. Si parla in questo caso di Open Font License.
Il creativo che utilizza il font
Il grafico che deve creare dei volantini pubblicitari o realizzare un’insegna da consegnare al cliente, lo sviluppatore web che vuole realizzare un sito web promozionale, il fotografo che vuole inserire la propria firma sugli scatti ovvero tutti coloro che comunemente nello svolgimento della propria attività professionale utilizzano caratteri tipografici, possono avere la necessità e l’interesse di sceglierne di particolari, diversi da quelli disponibili nelle librerie standard di pc o MAC (e dei software o applicativi acquistati).
Quando utilizzi un font può accadere che
- di norma, i siti che raccolgono fonts consentono l’utilizzo gratuito solo per finalità personali e non commerciali;
- di norma i siti non consentono di rivendere il font ovvero di modificarlo, rielaborarlo e rimetterlo in commercio;
- per utilizzare legittimamente il font per finalità commerciali e non personali è di norma necessario concludere un accordo di utilizzo e corrispondere un importo (prezzo o canone). Vi saranno quindi:
- siti che propongono l’acquisto del font da utilizzarsi per un numero X di computer con compenso commisurato, per quanto qui rileva, all’utilizzo che il creativo vuol farne (stampa/web/altro);
- siti che propongono il noleggio di font per un tempo stabilito mediante l’installazione di un software client/server sul pc;
- siti che permettono l’utilizzo di font per portali web il cui compenso da corrispondersi viene commisurato agli accessi.
Come usare il font in modo lecito
Cosa si può fare e non si può fare con il carattere tipografico scelto, viene riportato nei “Termini e condizioni” o nella “Licenza di utilizzo” (EULA – User License Agreement) ovvero nel contratto che viene siglato tra l’utente e il servizio al momento dell’acquisto del font (User agreement).
La responsabilità del grafico per l’uso dei font
È quindi molto importante dare attenta e puntuale lettura a quanto indicato in tale licenza ed attenersi a quanto dalla stessa disposto.
Diversamente, il font verrà utilizzato in modo illegittimo: ciò significa che laddove il volantino pubblicitario o il catalogo riportino caratteri tipografici non legittimamente acquistati oppure non utilizzabili per la stampa, o ancora, il logo venga creato mediante l’uso di font senza diritti, il designer potrà agire nei confronti dell’utente finale il quale poi, agirà in regresso nei confronti del creativo che ha compiuto il fatto illecito. Verosimilmente il risarcimento non includerà unicamente la corresponsione della fee per l’utilizzo del carattere ma anche il danno subito dal designer a cui è stata sottratta l’opera creativa.
La responsabilità del cliente per l’uso dei font
Se invece il grafico ha acquistato legittimamente il font che tuttavia è destinato ad essere messo a disposizione del cliente, il grafico deve informare bene il cliente dei limiti di utilizzo altrimenti, in situazioni diverse potrebbe essere responsabile ora il cliente ora il grafico per illecito utilizzo.
Ad esempio:
- Licenza d’uso intestata al grafico > divieto del cliente di fare qualsiasi utilizzo
- Licenza d’uso intestata al cliente ma materialmente acquistata dal grafico > il grafico deve informare il cliente dei limiti di utilizzo (condividi i termini e condizioni e specifica le limitazioni)
- Licenza d’uso intestata al cliente > il grafico ha a disposizione il font solo per quel lavoro e non per altri
Esempi: siti per font gratuiti, siti per font a noleggio, font gratis sempre
Fatte queste premesse teoriche, ho dedicato alcuni articoli specifici a siti che mettono a disposizione, con diverse modalità, caratteri tipografici.
DA FONT: Libero utilizzo per finalità non commerciali. Come, quando e con quali limiti possono essere utilizzati i caratteri tipografici scaricati da questo sito?
Noleggiare un carattere tipografico. Si può? Ne ho parlato approfondendo i termini e condizioni messi a disposizione dal sito RENT A FONT.
Io, personalmente, utilizzo font Open Licence, ossia liberamente utilizzabili per finalità commerciali e non commerciali. Utilizzo quelli messi a disposizione da Google. Ne ho parlato sull'articolo sull'OFL.
Ovviamente di database font ce ne sono tantissimi. Se il sito che vuoi utilizzare non è tra questi prima di utilizzare il carattere tipografico, ti suggerisco di leggere bene la licenza proposta. In ogni caso, prima di scaricare un carattere tipografico è bene prendere visione della versione più aggiornata delle condizioni d’uso.
E-book gratuito sugli aspetti legali dei caratteri tipografici
Il mondo dei caratteri tipografici mi affascina ed appassiona. Ho voluto preparare un approfondimento gratuito sulle licenze di utilizzo dei font; sulle cose da ricordare quando vuoi un font bellissimo ma non sai se è gratuito per tutti usi; sulle cose da annotare quando trovi sulla tua libreria un carattere tipografico perfetto da usare ma non ricordi se e come si deve pagare una royalty..
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Nel mio lavoro spesso aiuto i freelance e le agenzie a comprendere bene il significato delle parole legali delle licenze d’uso: è importante considerare tutti gli aspetti per evitare le problematiche che ti ho evidenziato.
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