Lo Stato italiano eroga delle agevolazioni a favore delle imprese creative per promuovere lo sviluppo del settore, attraverso degli aiuti utili per l’acquisto di beni e servizi.
La legge 30 dicembre 2020, n. 178
Il Fondo per piccole e medie imprese creative è stato istituito dall’articolo 1, commi 109 e ss., della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”), con una dotazione di 40 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022.
Il decreto interministeriale 19 novembre 2021 fornisce la disciplina attuativa specifica (per quanto qui attiene, il capo II) e rinvia ad uno o più provvedimenti del ministero per la definizione dei termini e delle modalità per la presentazione.
Attenzione: questo APPROFONDIMENTO riguarda le agevolazioni che le imprese creative possono ottenere PER PROPRIi investimenti (come ad esempio beni mobili/immobili).
Se invece vuoi approfondire le agevolazioni che i tuoi potenziali clienti (imprese tradizionali) possono ottenere richiedendoti servizi specialistici (marketing ad esempio) tramite il finanziamento dello stato, allora ti rinvio all’altro articolo dedicato al tema.
Quali imprese possono richiedere il fondo imprese creative
I requisiti per poter presentare la domanda sono in linea generale i seguenti (in realtà sono molti di più, ma bisogna verificali nel caso concreto):
- imprese di micro, piccola e media dimensione;
- con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale;
- operanti nel settore creativo;
Definizione di impresa creativa
La normativa stabilisce che per creatività si intende il settore che comprende le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all’editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità
Nello concreto, puoi presentare la domanda, ad esempio, se ti occupi di stampa e rientri tra il 18.1 Stampa e servizi connessi alla stampa ed il 18.13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media.
Sei tra le imprese creative se sei un’agenzia di comunicazione e quindi rientri tra il codice 70.21 (Pubbliche relazioni e comunicazione) o il codice 73.11 (Agenzie pubblicitarie).
Anche se la tua attività creativa rientra nell’ambito fotografico (74.20.1 o 2) o nel design (74.1) sei ammesso a richiedere il fondo.
Se si tratta invece di un’attività artigianale e creativa di altro tipo, sarà necessario verificare dall’elenco in allegato al decreto.
Non hai ancora costituito un’impresa?
Puoi partecipare anche se sei una persona fisica e quando richiedi l’agevolazione non sei un’impresa creativa.
In questo caso però, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni dovrai trasmettere la documentazione necessaria per l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso
Quali sono le agevolazioni del fondo imprese creative?
Le agevolazioni assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro. Le iniziative devono prevedere spese ammissibili non superiori a 500 mila euro, al netto d’IVA, ed essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa beneficiaria.
Nello specifico, le agevolazioni sono concesse fino a una percentuale massima di copertura delle spese ammissibili pari all’80%. In questa percentuale una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del contributo a fondo perduto e una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero e della durata massima di dieci anni.
Quali sono le spese che accedono al fondo?
Le spese possono riguardare immobilizzazioni materiali e immateriali, necessarie, coerenti e funzionali all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, opere murarie (nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile), esigenze di capitale circolante (nel limite del 50% delle spese complessivamente ritenute ammissibili).
E quindi ad esempio, per quanto di interesse:
- spese per l’acquisto di computer o strumenti di lavoro;
- spese per le licenze d’uso di software professionali per l’attività;
- canoni di hosting/housing;
Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica. A seguito della presentazione verrà compiuta un’istruttoria per la verifica dei requisiti di ammissibilità.
La definizione dei termini e delle modalità per la presentazione delle domande di agevolazione viene compiuta con provvedimento del ministero. Nel frattempo puoi verificare se disponi dei requisiti e comprendere bene l’iter di presentazione della richiesta.
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