Cosa significa coworking? Quali sono i pro e contro del coworking? Esistono coworking per creativi?
Il coworking: cos’è e cosa non è
Il coworking è uno stile di lavoro fondato sulla condivisione di spazi. Prevede la locazione di una postazione (sedia e scrivania) in luogo di un intero ufficio ed è orientato alla creazione di network tra persone che ivi svolgono la loro attività.
Chi sceglie il coworking è di norma un lavoratore autonomo (esistono coworking per creativi e freelance ad esempio) ma può essere anche un dipendente in smart working oppure un’azienda che opta per uno spazio condiviso per policy interna.
Il coworking non è locazione. Il coworking, non è una fattispecie giuridica ma è una modalità di concepire l’attività lavorativa fondata sulla condivisone. Il nostro ordinamento non regolamenta espressamente il contratto di coworking, ma esiste la possibilità di creare dei contratti c.d. atipici in cui le parti scelgono come regolare i rapporti. La locazione commerciale invece è un contratto avente ad oggetto un immobile o una porzione di esso per finalità commerciali ed è regolato direttamente dalla legge (con possibilità delle parti di stabilire alcuni elementi); deve essere scritto.
Il coworking non è condominio. Il coworking offre svariate possibilità di condivisione di spazi (sala meeting, sala mensa, riunioni, uffici singoli), oltre che molti servizi accessori (reception, sede legale, segreteria, servizi amministrativi). Il condominio invece, si ha quando accanto alla proprietà esclusiva vi sono alcune parti comuni (area di parcheggio, muri maestri, rete idrica..).
Perchè scegliere il coworking?
Fatevi una lista di PRO (perchè dovrei scegliere di lavorare presso un coworking e perchè dovrei optare per quella struttura piuttosto che un’altra?) e dei CONTRO (perchè non continuare a lavorare a casa o presso un ufficio in locazione, perchè investire del denaro invece di risparmiare nell’ottica di compiere un investimento più importante?).
A mio avviso, potrebbero essere considerati i seguenti punti:
- Fare network. Frequentare un luogo di lavoro abitualmente occupato da persone che hanno professionalità differenti rispetto alle nostre ci consente di avere un’opportunità in più per ampliare la nostra clientela.
- Acquisire competenze. Molti coworking organizzano percorsi di formazione e consentono al lavoratore di acquisire maggiori competenze attraverso corsi o incontri.
- Sviluppare relazioni e mettersi in gioco. Oltre al network avente finalità meramente professionale, è inevitabile che trascorrere del tempo con persone consente di creare delle relazioni che possono offrire qualcosa di sicuramente positivo.
Cosa controllare prima di firmare il contratto?
Dipende dal tipo di coworking. Ma in generale, ti suggerisco di prestare attenzione a:
- Recesso. Esercizio del diritto e termini. Qual è il termine entro cui dare preavviso per esercitare il recesso? Il contratto si rinnova in modo automatico salvo disdetta da esercitarsi entro quali termini?
- Servizi accessori. Quali servizi accessori sono previsti? Se nel corso dell’esecuzione del contratto i servizi accessori vengono meno (ad esempio, la sala relax è inaccessibile per due mesi oppure il numero di persone che frequentano il coworking è tale da impedirti di fruire della sala cucina), è prevista la risoluzione del contratto?
- Sistemi di protezione delle reti. È opportuno informarsi se esistono delle modalità che assicurano la protezione da ingressi non autorizzati, la distinzione tra rete guest e rete ordinaria, la responsabilità e gestione di malware attraverso i canali internet..
- Canoni e pagamenti. All’evidenza, è importante prestare attenzione alle modalità e ai termini di pagamento, nonchè agli effetti del mancato pagamento entro i termini indicati nell’accordo.
- Trattamento dei dati personali. Non è immediato che a seguito dell’iscrizione al coworking o comunque della sottoscrizione dell’accordo, le persone siano automaticamente iscritte alle newsletter degli uffici, ricevano comunicazioni relative agli eventi interni e/o esterni e pubblicità di altro tipo. Attenzione quindi alle modalità con cui vengono trattati i propri dati personali.
Coworking per agenzie di comunicazione?
Ovviamente, il coworking non è solo per lavoratori autonomi. Un’agenzia di comunicazione può essa stessa sviluppare un progetto di coworking, mettendo a disposizione degli uffici, organizzando gli spazi e offrendo al potenziale cliente un complesso di servizi che possono rivelarsi molto utili. Come evidenziato assume quindi notevole rilevanza l’organizzazione delle aree, la gestione degli accessi, l’identificazione dei fruitori della struttura e la conclusione di accordi che consentano lo sviluppo dell’attività, ma che tengano a che conto dei profili di tutela per entrambi i contraenti.
E tu, vorresti fruire di un servizio di coworking? O hai in progetto di sviluppare una struttura di questo tipo?