Capita sempre più di frequente che, clienti vecchi e nuovi mi chiamino lamentando il furto delle proprie fotografie da parte di terzi i quali poi le pubblicano, come proprie, su siti web o social network. Ma quali possono essere i metodi per evitare di subire un furto e per dimostrare poi facilmente la titolarità dello scatto?
Regole per usare le immagini di altri
- se si trova su internet ed è quindi a mia disposizione, non significa che posso usare uno scatto rinvenuto a mio piacimento;
- se non sono io l’autore significa che la titolarità appartiene ad altri e che quest’ultimo vanta tutti i diritti sull’opera;
- se non sono io l’autore e so per certo che l’autore è deceduto da oltre 70 anni allora la fotografie è di pubblico dominio;
- se sono in dubbio in merito alla titolarità, ho l’obbligo di informarmi e se non ci riesco, cambio fotografia da utilizzare;
Suggerimenti per prevenire l’uso illecito delle proprie fotografie
Esistono dei sistemi per proteggere le fotografie digitali in un’eventuale situazione in cui vi sia un utente che si afferma il legittimo autore dello scatto.
Indicare nome, data e soggetto
In primo luogo bisogna distinguere tra fotografie come opere d’arte e semplici fotografie.
Se vuoi approfondire le definizioni di rimando a questo articolo. In questa sede invece occorre tenere in debita considerazione le attività che deve o può svolgere il fotografo a protezione della propria opera creativa.
Esistono:
- Fotografie come opere d’arte. L’autore dello scatto è titolare di tutti i diritti (morali e patrimoniali) sull’opera, dal momento in cui viene realizzato lo scatto. Non è necessario apporre alla fotografia divulgata in rete alcuna indicazione.
- Semplici fotografie: è necessario apporre il nome. Laddove non sia apposto chi. È tuttavia una semplice presunzione, ossia il fotografo autore dello scatto può sempre dimostrare che l’utente era a perfetta conoscenza dell’altruità e quindi ha eseguito consapevolmente la condotta.
Conservare l’originale dello scatto
È inoltre necessario considerare il fatto che, salvo eventi particolari (furto della macchinetta fotografica, perdita di dati, accesso hacker), il fotografo detiene l’originale dello scatto.
In un eventuale giudizio egli sarà legittimato a produrre in giudizio, mediante riproduzione meccanica, il proprio file originario che consente di affermare che lui stesso è l’autore dello scatto.
È quindi importante conservare i files originali (magari in devices esterni tenuti monitorati) ed evitare di cederli a terzi. Inoltre, è importante la gestione, sotto questo punto di vista, della privacy dei soggetti, qualora le fotografie ritraggano persone. Salvo diverso accordo, le fotografie su commissione, essendo veicolo di dati personali, non possono essere conservate per sempre.
Non attiene direttamente all'argomento, ma sappi che mi sono occupata in vari articoli della tutela della persona come soggetto dello scatto: se fai il fotografo di soggetti, è un tema che ti riguarda da vicino. Puoi leggere qualcosa qui: Liberatoria immagini.
Aggiungere dei watermarks
In ogni caso, laddove, a monte, il fotografo voglia tutelarsi da tali situazioni, può apporre al proprio scatto dei watermarks che sottolineano il legittimo titolare dello scatto e che in sostanza impediranno che la fotografia venga utilizzata senza autorizzazione o corresponsione di un compenso.
Il watermark è una sorta di timbro, semi trasparente, che viene applicato alla fotografia prima che la stessa venga pubblicata e resa disponibile online. In questo caso caso l’utilizzo illecito è più complesso dacché l’utente che voglia farne uso dovrà cercare di rimuovere la filigrana a discapito della qualità della fotografia. E in ogni caso sta ponendo in atto in modo consapevole e volontario una condotta illecita.
Gestire bene i diritti sulle fotografie
Per evitare di trovarsi nella situazione in cui, i propri scatti siano diffusi nel mondo della rete da una pluralità di soggetti, magari anche debitamente autorizzati da noi direttamente o per mezzo di terzi, è fondamentale gestire bene i propri diritti sulle immagini.
Nel momento in cui un fotografo scatta, senza committente, è titolare di tutti i diritti morali e patrimoniali. Se li cede a terzi, in via non esclusiva e questi è abilitato poi a cederli ad altri, allora la catena è infinita e dunque il fotografo potrebbe vedere le proprie foto pubblicate ovunque senza poter monetizzare il traffico, se non il primo.
Per evitare quindi dette situazioni è fondamentale regolamentare a monte i diritti, valutare la cessione e la licenza d’uso, stabilire i limiti temporale, le eventuali royalty e compiere una serie di valutazioni fondamentali e preliminari.
Suggerimenti per agire contro chi usa illecitamente le fotografie
Se, nonostante tu abbia adottato questi o altri accorgimenti ma comunque vedi le tue foto pubblicate in canali non autorizzati, puoi agire a tutela dei tuoi diritti morali e anche patrimoniali (salvo tu li abbia ceduti).
Come fare? Ne ho parlato in un articolo dedicato, in cui ho affrontato un case study reale relativo al furto di scatti nell'ambito di un e-commerce: qui.