Come gestire il rapporto commerciale tra azienda (o agenzia di marketing) e l’influencer? Come inquadrare, dal punto di vista fiscale, un ambassador? Cosa scrivere nel contratto per content creator? Vogliamo aggiornarti in modo completo sul tema dopo una recentissima sentenza del Tribunale di Roma. Ecco i punti fondamentali da conoscere.
Sappiamo bene, perchè ce ne occupiamo quotidianamente, che influencer, ambassador, testimonial, content creator, a livello operativo, sono figure molto diverse. Tuttavia, a livello legislativo, non esiste il “contratto per influencer” o “l’accordo tra azienda e ambassador” o “le regole giuridiche per il content creator”.
Fino ad oggi, esisteva semplicemente la possibilità di creare degli accordi nuovi, purchè meritevoli di tutela e rispettosi della legge, oltre che di varie linee guida.
Oggi invece, con l’intervento del Tribunale di Roma, dobbiamo conoscere cosa sta cambiando.
Se quindi usi o vuoi usare delle persone nella comunicazione per la tua impresa o per i tuoi clienti, ti suggeriamo di leggere bene questo articolo e poi rivedere gli schemi contrattuali in uso.
Cos’è l’influencer marketing nel 2024?
L’influencer marketing è un esperto del settore che, con i propri post, permette di offrire maggiore visibilità a prodotti o servizi da lui promossi, avvalendosi dei canali web che ritiene più opportuni ed adeguati (social network, blog personale, Youtube, ecc.).
L’influencer, proprio per il ruolo determinante che svolge all’interno dei processi comunicativi, viene spesso incaricato dalle imprese del settore in cui opera al fine di pubblicizzare i prodotti, andando così a svolgere un’attività promozionale delle vendite, dietro pagamento di un compenso. Se sei un influencer, questo è utile da descrivere bene nei servizi all’interno del contratto.
Con il contratto di influencer, infatti, l’azienda persegue lo scopo di far diventare propri clienti i followers dell’influencer. Ovviamente, massima attenzione al tipo di obblighi che assumi, agli obiettivi di risultato richiesti.
Quale contratto per chi fa influencer marketing?
Le figure professionali nate negli ultimi anni con l’avvento dei social network (influencer, testimonial, ambassador, content creator) non hanno ancora una propria regolamentazione.
Per capire quale contratto applicare bisogna attingere dalle tipologie esistenti e valutare la forma più adatta in base all’attività che viene richiesta al professionista.
Il contratto di influencer marketing fino a ieri
Fino ad oggi, per i rapporti di lavoro con l’influencer marketing si è spesso utilizzato il contratto di lavoro autonomo e, in base alla durata ed alla continuità del legame professionale da instaurare, si è ricorso al contratto a Partita Iva, alla collaborazione coordinata e continuativa, al lavoro occasionale o, al massimo, al procacciamento d’affari. Ne abbiamo già parlato qui
A tale contratto, sono poi stati aggiunti elementi propri di altre tipologie contrattuali (ad esempio, il pagamento del compenso a percentuale o rapportato agli affari conclusi), tant’è che il contratto con l’influencer è definito come un contratto “atipico”.
Cosa cambia da oggi nel contratto di influencer marketing?
Da oggi, il contratto di influencer può diventare un contratto di agenzia con i conseguenti obblighi di natura giuridica e fiscale. Ecco la diversa prospettiva che viene data dal Tribunale di Roma.
L’influencer può essere considerato un agente di commercio quando sono presenti alcuni elementi nella relazione contrattuale tra influencer e agenzia o influencer e agenzia di marketing.
- lo scopo del contratto è la vendita dei prodotti promossi direttamente ai followers dell’influencer ed i followers in sede di acquisto devono inserire il codice sconto personalizzato associato all’influencer raggiungibile unicamente attraverso le pagine social dell’influencer (così da avere il collegamento dell’acquisto all’attività del singolo influencer);
- la presenza di una zona determinata da intendersi non in senso geografico (come una Provincia, una Regione o una Nazione) ma come comunità dei followers dell’influencer che acquistano i prodotti della società tramite il codice sconto personalizzato dell’influencer;
- il vincolo di stabilità che può desumersi non solo dalla durata del contratto, ma anche dalla presenza di estratti conto contabili relativi ai compensi riferibili all’influencer o dalla sistematica emissione di fatture per una serie indeterminata di affari procurati attraverso l’attività promozionale svolta sui social e siti web;
- la presenza di un compenso a percentuale legato agli affari conclusi positivamente.
Ti torna? È fondamentale fare una verifica partendo da qui.
E’ invece irrilevante il modo attraverso cui l’influencer induce i propri followers all’acquisto, non essendo necessario che si rivolga individualmente a ciascuno di loro presentando le caratteristiche del prodotto, il prezzo e sollecitandone l’acquisto (come, di solito, fanno gli agenti di commercio) perché nel mondo web la promozione dei prodotti viene assicurata attraverso la pubblicazione sui vari social network da parte dell’influencer di contenuti (post o stories) destinatati alla platea dei propri followers.
Il contratto di agenzia per chi crea contenuti online
L’influencer come agente di commercio
Il contratto di agenzia è un contratto di lavoro autonomo nel quale una parte – l’agente – assume stabilmente e professionalmente l’incarico di promuovere la conclusione di contratti in una determinata zona, in cambio di una provvigione, per conto di un’altra parte (il preponente).
L’influencer come procacciatore d’affari
Si distingue dal semplice procacciamento d’affari per la stabilità e la continuità del rapporto. Il procacciatore, infatti, si limita occasionalmente ed in maniera discontinua a trasmettere al preponente i singoli ordini dei clienti, senza avere una zona territoriale d’azione predeterminata.
Elementi tipici del contratto d’agenzia
Per parlare di contratto di agenzia, di solito si fa riferimento ad alcuni elementi, descritti nel tipo contrattuale da parte del legislatore.
- la promozione della conclusione dei contratti, ossia l’attività di ricerca della potenziale clientela, illustrazione dei prodotti, la pubblicizzazione finalizzata a concludere l’affare (= acquisto). La ricerca del cliente non è indispensabile perché sussiste agenzia anche se il cliente è acquisito dal preponente o in altro modo;
- l’assegnazione di una zona determinata, in senso geografico o come categoria di soggetti (i.e. l’area della grande distribuzione) o come posizione di mercato (per gli influencers);
- l’onerosità dell’incarico, ossia il pagamento di un corrispettivo in misura fissa o a provvigione;
- l’autonomia organizzativa, ossia la libertà di scelta della clientela e dei metodi di promozione ritenuti più efficaci, pur in osservanza delle istruzioni del preponente;
- la stabilità dell’incarico, ossia l’impegno a svolgere l’attività di promozione in maniera non occasionale.
Quali conseguenze per l’influecer agente di commercio?
Individuare la forma contrattuale più corretta in base all’attività, all’impegno ed alla durata del rapporto con l’influencer marketing è essenziale, perché l’eventuale riqualificazione del contratto – come avvenuto nel caso deciso dal Tribunale di Roma – espone la società a rilevanti conseguenze economiche e sanzionatorie.
Ti ricordiamo che la riqualificazione del contratto può essere rilevata dalle autorità ispettive in caso di accertamento o può essere chiesta dallo stesso influencer marketing che ne abbia interesse (soprattutto per i casi di risoluzione del rapporto).
Alla riqualificazione operata in sede ispettiva, consegue la richiesta di pagamento della contribuzione obbligatoria omessa e l’elevazione di sanzioni per omissione o evasione contributiva.
Nel rapporto di agenzia, infatti, è obbligatoria l’iscrizione ad ENASARCO ossia l’Ente di previdenza integrativa obbligatoria dei professionisti dell’intermediazione commerciale e finanziaria con contratto di agenzia o rappresentanza.
A tale Ente devono essere versati i contributi obbligatori ed il Fondo Indennità Risoluzione del Rapporto (c.d. FIRR), secondo quanto previsto dal Regolamento dell’Ente stesso.
Può poi accadere, in caso di risoluzione litigiosa del rapporto contrattuale con l’influencer, che sia quest’ultimo a contestare il contratto e a chiederne la qualificazione come contratto di agenzia, al fine di ottenere il versamento delle indennità di fine rapporto stabilite dalla legge o dagli Accordi Economici Collettivi.
Cosa fare da oggi nei contratti con gli influencer?
Attenzione quindi: ci sono vari elementi a cui fare massima attenzione nella gestione del rapporto contrattuale. La recente pronuncia del Tribunale di Roma accende luce sull’importanza di strutturare sin dall’inizio, in maniera corretta, il contratto di lavoro con l’influencer marketing.
Ecco alcuni punti da seguire.
1) Regola base: non utilizzare dei format standard online
Nel caso che ti abbiamo portato, gli ispettori del lavoro avevano accertato che la società aveva scaricato un modello on-line senza premurarsi di verificare che si trattasse di un format effettivamente rispondente al tipo di rapporto che voleva instaurare (che in realtà, una consulenza).
È quello che diciamo ogni giorno: è fondamentale avere dei propri modelli da utilizzare, elaborati sulla propria realtà aziendale.
2) Valutare bene la forma giuridica del contratto per influencer marketing
Ti abbiamo detto che a livello legislativo non c’è la figura dell’influencer. È quindi fondamentale valutare quali sono i servizi vengono fornirti all’azienda per stabilire quale contratto adottare. È una consulenza? È un’attività di comunicazione generale? È la creazione di contenuti per il brand? È la sponsorizzazione di prodotti?
E’, dunque, essenziale ricorrere alla forma giuridica migliore, tenendo presente l’attività che si vuole affidare e le modalità operative con cui si intende organizzare il rapporto. Non tutti i contratti sono uguali e come hai visto possono portare diverse conseguenze.
Ti possiamo quindi dare supporto in questa attività: puoi prenotare un colloquio per verificare se nel tuo caso parliamo di contratto di influencer marketing come agente di commercio, o no.
3) In generale: gestire in modo corretto e aggiornato tutta la contrattualistica
Come sai, ci teniamo molto a fornire un impianto contrattuale corretto, adeguato e ben strutturato, perchè fondamentale per lavorare bene: ci occupiamo infatti di contract management in modo completo per le agenzie di comunicazione.
A questo, aggiungici che probabilmente la sentenza del Tribunale di Roma potrebbe aprirà la strada per ulteriori accertamenti da parte di Enasarco, sarà quindi fondamentale aggiornare i contratti con gli influencer e strutturare al meglio i propri format per il futuro.