Anche le agenzie di marketing vogliono lavoratori felici. Cos’è il welfare e quali sono gli strumenti per aumentare il benessere di un creativo dipendente di un’agenzia pubblicitaria?
La People Strategy di un’agenzia di comunicazione
Nella trasformazione digitale dei processi e dell’organizzazione aziendale assume oggi un’importanza chiave la People Strategy: mettere le persone al centro della propria strategia di business.
I lavoratori iniziano a valutare l’ambiente di lavoro nel suo complesso, sia in termini di opportunità di crescita e di flessibilità di orari e luoghi di lavoro, sia in termini di conciliazione tra esigenze personali e professionali.
E’ risaputo: un lavoratore soddisfatto è un lavoratore più sereno ma anche più produttivo.
Il welfare aziendale è uno degli strumenti di People Strategy che consente di migliorare il contesto lavorativo, fidelizzare il personale ed incrementare la produttività ed i risultati dell’impresa.
Il welfare non è la concessione di un’auto aziendale, di un computer o di un telefono. Questi strumenti sono ormai indispensabili per lavorare e non vengono più percepiti dai dipendenti come “benefit”.
Il welfare è molto altro: proviamo a capirlo insieme con un focus su quelli che sono gli argomenti utili per un’azienda che lavora in ambito pubblicitario.
Cos’è il welfare?
È l’insieme di iniziative, beni e servizi che l’azienda può mettere a disposizione dei propri dipendenti, per aumentare il loro benessere e favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa.
Il tema della work life balance è strettamente collegato al lavoro da remoto. Abbiamo dedicato un articolo di approfondimento sullo smart working e, nello specifico, sulle modalità di costruzione di un valido accordo tra agenzia di comunicazione e lavoratore dipendente creativo.
Come funziona il welfare?
Il welfare funziona così:
- L’agenzia di comunicazione mette a disposizione una somma ai lavoratori dipendenti;
- Il lavoratore dipendente creativo sceglie beni e servizi più affini in base alla propria situazione personale e familiare;
- Il costo servizio è quindi sostenuto dall’agenzia che però ha benefici fiscali;
- Il lavoratore fruisce positivamente del servizio;
Il welfare come retribuzione aggiuntiva
L’importo spendibile dal lavoratore in welfare rappresenta una forma di retribuzione aggiuntiva che viene erogata dal datore di lavoro, ma che può essere utilizzata solo per la fruizione di servizi di welfare (non può, quindi, essere convertita in denaro).
Questo aspetto è fondamentale: per poter beneficiare delle agevolazioni che il nostro ordinamento mette a disposizione delle imprese, infatti, il welfare non può mai sostituire la retribuzione contrattuale spettante al dipendente, ossia quella tassata ordinariamente.
Si riesce, così, ad introdurre in azienda un sistema di benefit premiali ad un costo inferiore rispetto a quello rappresentato dal tipico “aumento di stipendio”.
Ciò a condizione che vengano osservate le condizioni individuate dalla normativa fiscale (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Perchè l’agenzia di marketing dovrebbe decidere di fare welfare?
L’agenzia di comunicazione dovrebbe adottare una people strategy per migliorare il benessere, la motivazione e la soddisfazione del personale, rendendo al contempo l’azienda più attrattiva all’interno del mercato di riferimento.
Secondo noi tutto inizia dall’intenzione e non può essere invece una mera manovra di business.
Il tema è infatti strettamente collegato alla sostenibilità sociale, uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile e dei criteri ESG legati alle società benefit. Partendo da questo punto abbiamo illustrato il percorso che può intraprendere un'agenzia di marketing per diventare società benefit.
Nella ricerca di un nuovo posto di lavoro, infatti, l’aspetto economico non costituisce più l’unica leva per attirare nuovi talenti: assumono estrema importanza tutte le iniziative che l’azienda appronta per migliorare il bilanciamento tra vita personale e vita lavorativa.
La conciliazione vita-lavoro, però, non equivale sempre e solo alla necessità di lavorare in maniera più flessibile e senza vincoli orari per poter gestire al meglio la propria vita personale e familiare.
Esempi di welfare per aziende ed agenzie
Voi siete più creativi di noi e soprattutto conoscete meglio i vostri dipendenti quindi certamente di idee di welfare ne avrete.
Il welfare in generale può essere perseguito e raggiunto ad esempio con:
- servizi sanitari e generali quali l’assistenza sanitaria integrativa, le polizze infortuni, la previdenza complementare;
- servizi di trasporto collettivo (es. navetta aziendale per facilitare il raggiungimento del posto di lavoro)
- servizi finanziari quali il rimborso degli interessi del mutuo;
- servizi legati agli ambiti dell’istruzione e della formazione (asili nido e scuole materne, i centri estivi e invernali)
- servizi di assistenza alla persona (es. familiari non autosufficienti), il check-up medico;
- abbonamenti a circoli sportivi, palestre, teatri, corsi di studio diversi da quelli relativi all’attività aziendale, babysitter; fringe benefit come voucher, buoni pasto o buoni acquisto..
Qualche idea più specifica che peraltro sviluppa la creatività e riduce lo stress, entrambi obiettivi utili per un’agenzia di marketing:
- la promozione di uno stile di vita sano per i dipendenti preferendo la bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro, attivando assicurazioni integrative, predisponendo parcheggio biciclette ed assistenza o messa a disposizione di biciclette elettriche;
- abbonamenti a cineforum o rappresentazioni teatrali della città dove ha la sede l’azienda così, da una parte promuovere la cultura presso i lavoratori e dall’altra legarsi al territorio con il supporto alle realtà della zona;
- predisporre uno spazio mensa ospitale, magari con le consegne dirette dal mercato contadino locale oppure volto a promuovere la cultura culinaria, magari con un corso di cucina al giovedì pomeriggio;
Il welfare è, così, diventato una misura particolarmente apprezzata in quanto permette al lavoratore di accedere a beni e servizi di vario tipo, a costo zero.
Al contempo, il welfare favorisce il miglioramento della produttività contribuendo a migliorare il clima aziendale, riducendo il gap di genere attraverso iniziative di work-life balance che impattano positivamente sulle famiglie contribuendo a favorire l’occupazione femminile.
Il ruolo dell’avvocato per il welfare dell’agenzia di comunicazione
Le opzioni a disposizione sono le più disparate ma ciascun servizio è regolato da un proprio regime fiscale per l’accesso al quale devono essere rispettate le condizioni di legge.
Una volta individuata la misura, il ruolo dell’avvocato è quindi quello di dare supporto per la concreta attuazione, per la gestione della parte documentale, per un’analisi fiscale, per la redazione degli accordi di erogazione dei servizi, per il trattamento dati dei dipendenti.
Foto di Christophe Hautier su Unsplash