Comunicare che sei diventata società benefit o gestire il marketing di una società benefit, è un’attività che impone molta attenzione: la pubblicità, oltre a dover essere palese, veritiera e corretta, deve essere trasparente, sostenibile e responsabile.
In questo articolo, parliamo di questo tema. E infatti:
- Se sei un’impresa che sta diventando o è diventata società benefit, avrai la necessità di comunicare in modo trasparente e responsabile la tua nuova forma d’impresa;
- Se sei un’agenzia di comunicazione incaricata di gestire la comunicazione di questa forma sociale ibrida, dovrai tenere bene a mente le regole della pubblicità che riguardano la società benefit e che si sommano a quelle ordinarie.
Attenzione! Se non sai di cosa sto parlando, ti suggerisco di leggere l'articolo che ho dedicato alle società benefit: può riguardare te in via diretta, come agenzia, ma essere utilissimo per qualsiasi impresa impiegata in altri settori: Agenzia di comunicazione come società benefit.
Gli obblighi delle società nei siti internet
Gli obblighi per tutte le società
Se stai sviluppando un sito internet per una società non benefit, dovrai innanzitutto inserire le informazioni imposte dal codice civile.
Mi riferisco a:
- La sede della società;
- L’ufficio del registro delle imprese presso cui è iscritta e il numero di iscrizione;
- Il capitale sociale, per le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata (la somma effettivamente versata che risulta dall’ultimo bilancio);
- Se è in liquidazione, è necessario specificare la dicitura;
- Se si tratta di società a responsabilità limitata a socio unico, è necessario indicarlo;
- Il numero di partita iva;
Se poi il sito internet è un e-commerce, è dotato di pulsanti per iscrizione a newsletter o consente di eseguire download, il tuo cliente dovrà affidarsi ad un professionista che ti indichi gli step da seguire per la corretta implementazione del sito e l’integrazione con la documentazione.
Puoi intanto dare un'occhiata ad alcuni approfondimenti che ho dedicato al tema partendo da: è obbligatorio avere un sito internet? E poi, cosa deve avere un sito internet? O ancora, cosa sono le note legali di un sito internet?
Ti suggerisco di lavorare a fianco di un professionista sin dalla progettazione del sito internet, per evitare di arrivare poi alla fine e dover modificare delle aree che non sono in linea con quanto imposto dalla normativa.
Gli obblighi per le società benefit
Se stai sviluppando un sito per una società che è nata benefit oppure se stai aggiornando il sito di un’azienda cicche è diventata società benefit, ci sono altri elementi aggiuntivi da considerare.
Ti riporto i principali elementi da inserire all’interno di un sito internet sviluppato per una società benefit:
- La denominazione “Società Benefit”. Non si tratta di un’aggiunta obbligatorio ma se l’azienda decide di utilizzarla, sarà da implementare in tutta la comunicazione (carta intestata e sito internet ad esempio)
- L’area “Sostenibilità”. Di norma l’azienda che diventa società benefit crea un’apposita area all’interno del sito, raggiungibile dal menu ad hamburger o dal footer, che permette agli utenti e a coloro che potrebbero beneficiare delle attività benefit svolte dall’azienda, di prendere contezza di obiettivi ed azioni;
- La pubblicazione della relazione d’impatto. Il comma 383 dell’art 1 L. 28 dicembre 2015 n. 208 impone la pubblicazione della relazione annuale all’interno del sito internet ove presente. La modalità con cui è strutturata la reazione diventa un importante strumento per veicolare valori dell’azienda, finalità di beneficio comune, azioni concrete svolte, azioni da svolgere e tutto quanto imposto dalla normativa applicabile, presentato nelle modalità che corrispondono alla vision aziendale.
La relazione d’impatto come strumento di marketing
La relazione d’impatto deve includere la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune, la valutazione d’impatto generata utilizzando uno standard esterno, e i nuovi obiettivi per l’esercizio successivo.
Non ci sono degli obblighi in merito alle modalità di presentazione.
La relazione d’impatto è uno strumento per trasmettere la personalità della società, veicolare le reali intenzioni, avvicinarsi all’utente che si appresta alla lettura, facilitarne la comprensione e promuovere il brand. Diventa un manifesto della comunicazione d’impresa.
Chiaramente, se la relazione viene trasmessa dalla società in formato WORD, l’agenzia di comunicazione dovrà dotarsi delle professionalità necessarie per mantenere invariato il senso della relazione ma renderla più comprensibile (colori, impaginazione, sintesi, contenuti, frasi..). Si tratta di un’attività di legal design.
Se quindi sei un’agenzia di comunicazione e hai dubbi sul “come” comunicare il benefit del tuo cliente (in realtà dovresti averne), il mio ruolo, in questo caso, è di supporto nell’attività di copywriting, dal punto di vista legale chiaramente, affinchè la normativa sia pedissequamente rispettata.
Se poi vuoi anche farti un’idea dell’argomento e iniziare a prendere qualche appunto anche per la tua agenzia puoi partecipare come uditore al webinar fissato per il 26 settembre 2023 alle ore 16.30. Se ti iscrivi alla newsletter sarai inserito nella lista di coloro che verranno informati direttamente tramite link per partecipare.
Foto di Giulia May su Unsplash