Cosa sono i font open source?
Esistono dei caratteri tipografici gratuiti e liberamente utilizzabili per finalità commerciali e personali. Open Font Licence (OFL) è, infatti, una licenza che consente al grafico che ha scelto quel particolare carattere tipografico, di utilizzarlo liberamente senza necessità di richiedere autorizzazione o di pagare un compenso all’autore. Si parla in questo caso di open source come per i software; il font è infatti un programma per elaboratore.
Font e copyright: cosa devi sapere
I caratteri tipografici sono giuridicamente qualificati e tutelati. Il diritto infatti si occupa dei caratteri tipografici sia dal punto di vista del designer (autore) che disegna il carattere, sia dalla parte del creativo che ne fruisce. Ti consiglio di leggere questo articolo: Font, diritto d’autore e licenza d’uso per capire cosa puoi o non puoi fare con il font e come tutelare la tua opera.
Ho anche approfondito la licenza di alcuni dei siti più famosi che raccolgono caratteri tipografici, e analizzato le licenze che gli stessi propongono. Mi riferisco a: Dafont.com che viene presentato come “Archive of freely downloadable fonts” (clicca qui per conoscere la distinzione tra uso personale e finalità commerciale) e a Rentafont.com che offre la possibilità di noleggiare i caratteri tipografici (clicca qui per conoscere gli aspetti più importanti degli user agreement).
Font e open source
In questo post analizziamo quindi i font liberi da diritti, ovvero i caratteri tipografici liberamente utilizzabili dagli utenti. Questo tipo di licenza open source è stata elaborata dalla SIL International. Per comprendere facilmente cosa si intende per font open source, puoi tenere conto di questa affermazione.
L’autore dello scatto, di norma, è titolare di tutti i diritti sull’immagine (“tutti diritti riservati”), ma può decidere di consegnarla al pubblico dominio (“nessun diritto riservato”), consentendo, ad esempio, agli utenti del web di utilizzare, rielaborare, modificare l’immagine (come ad esempio avviene per Unsplash).
Analogamente, colui che crea un carattere tipografico può decidere di concederlo in uso con una licenza che preveda il pagamento di un compenso oppure può consentire agli utenti di utilizzarlo liberamente, senza limiti.
In quest’ultimo caso si parla di font open source. Il grafico che sceglie un carattere tipografico open source potrà utilizzarlo nelle proprie creazioni (loghi, brochure, cataloghi, online e offline), potrà modificarlo, distribuirlo. Il creativo non potrà invece vendere il font singolarmente. Il font potrà essere concesso solo unitamente alla propria opera.
Un esempio? Google Fonts
Google Fonts è un tool di Google che offre caratteri tipografici in modo gratuito e open. I fonts sono liberamente utilizzabili per uso personale ma anche per finalità commerciali. Ciò significa che colui che sceglie quel carattere può utilizzarlo in modo libero, senza alcuna autorizzazione o corresponsione di compensi o canoni.
Con riguardo alle specifiche modalità di utilizzo, in linea con quanto in generale esposto, anche Google precisa che l’utente ha la facoltà di utilizzare liberamente i caratteri in tutti i progetti e prodotti, a stampa o digitali, commerciali o per altri usi; l’unico limite è che è inibita la vendita del font singolarmente considerato.
Gli e-book di Legal for Creativity
E-book gratuito sugli aspetti legali dei caratteri tipografici
Ho preparato per te un approfondimento gratuito sulle licenze di utilizzo dei font; sulle cose da ricordare quando volete un font bellissimo ma non sapete se è gratuito per tutti usi; sulle cose da annotare quando trovate sulla vostra libreria un carattere tipografico perfetto da usare ma non ricordate se e come si deve pagare una royalty..
Per scaricare il pdf ti basterà compilare il form di seguito riportato. Se sei già iscritto alla newsletter ti apparirà un link che ti consentirà di accedere direttamente al contenuto.
10 commenti
Quindi, se voglio scrivere un ebook e venderlo su Amazon, posso usare gratuitamente qualsiasi font che abbia licenza Open Font Licence, giusto?
Esatto, tendenzialmente si. Si tratta infatti di una licenza che consente di usare liberamente il font per finalità commerciali e non, senza necessità di richiedere autorizzazione o di pagare un compenso.
Salve, io ho scaricato un font da Google font con licenza OFL; ho poi trovato lo stesso font su un sito in cui la licenza per uso commerciale viene concessa dietro acquisto. Non capisco a quale delle due devo fare affidamento.
Cara Francesca, immagino tu abbia già compiutamente verificato l’identità tra i FONT. In ogni caso, se l’hai scaricato con licenza OFL di Google e hai accertato sia così, farei affidamento a quella. Per qualsiasi dubbio, rimango a disposizione.
Salve! Mi sono ritrovata per caso in questo sito facendo delle ricerche su google e sono davvero felicissima per la chiarezza e professionalità espressa in ogni post! GRAZIE di cuore per aver condiviso il tuo sapere.
Ti ringrazio molto Lucia, sono molto belle le tue parole. Per qualsiasi chiarimento o approfondimento, se ritieni, non esitare a contattarmi!
Licenza per font: Di pubblico dominio / GPL / OFL
COSA VUOL DIRE ESATTAMENTE?
Gentile Massimo, letteralmente OFL significa Open Font Licence ossia una licenza che consente l’uso di un carattere tipografico in modo aperto, senza limitazioni (commerciale / non commerciale / personale). Rimango a disposizione per ogni approfondimento.
Salve, la ringrazio per tutte le informazioni sui suoi articoli.
Mi viene una domanda, se io devo realizzare un logotipo e prendo un font con OFL da googlefont, mi è possibile registrare il mio marchio con tale font?
c’è un area precisa di googlefont per trovare font con licenza OFL o sono tutti provvisti ?
Grazie ancora
Gentile Agata, certamente, puoi trovare la licenza cliccando su FAQ all’interno del Google Fonts. In ogni caso, come indicato dalla stessa Google “tutti i caratteri Google Fonts sono open source e senza costi”.