Se sei un fotografo di matrimoni di imprevisti e situazioni difficili ne avrai vissute tante. Come puoi tutelare il tuo lavoro e la tua professionalità? Firmando un contratto per il servizio fotografico del matrimonio.
Il contratto per fotografo di matrimoni è un accordo che ha ad oggetto la realizzazione di scatti fotografici da parte di un professionista nell’ambito dell’evento nuziale.
Si tratta di un contratto a prestazioni corrispettive: a fronte del pagamento del servizio fotografico, il fotografo si impegna a fare… cosa?
Ecco che è bene che tu abbia un documento scritto sul quale indicare in modo specifico, corretto e trasparente le attività che ti impegni a svolgere con le limitazioni di responsabilità e con la previsione di clausole a tutela preventiva di alcuni imprevisti.
Cos’è il contratto per il fotografo del matrimonio?
Il contratto è sostanzialmente un accordo qualificabile come un contratto d’opera perché il fotografo si impegna a realizzare un’attività nell’interesse dei committenti (gli sposi) con lavoro prevalentemente proprio (potrebbe farsi assistere da un secondo fotografo o da un videomaker) e senza vincolo di subordinazione (realizza gli scatti sulla base delle proprie inclinazioni professionali e come lavoratore autonomo).
In cambio del lavoro del lavoro entra in gioco il corrispettivo del pagamento da parte degli sposi. Motivo per il quale un contratto per le foto del matrimonio tutela sia il fotografo che i novelli coniugi.
Cosa inserire nel contratto di foto per matrimoni? (con esempi)
- Le parti da indicare nel contratto sono le persone che firmano il documento.
Ovvio dirai: il fotografo da una parte e gli sposi dall’altra. Si, certo, ma se il servizio fotografico viene acquistato dai genitori? Si tratta semplicemente di un regalo o il fotografo vuole vincolare anche la coppia di genitori al contratto per servizio fotografico del matrimonio per avere maggiore tutela in caso di mancato pagamento? - L’oggetto del contratto ossia la specifica indicazione di cosa intendi per servizio fotografico.
È bene specificare in modo chiaro quali sono le attività che ti impegni a svolgere.
Ad esempio servizio prematrimoniale, numero X di prove, tempistiche di arrivo e partenza, fasce orarie di disponibilità (e riposo), fissazione preventiva delle location e così via. - Il prodotto ossia l’indicazione di quali, quante, in quale formato saranno le fotografie che consegni.
Prevedi di voler indicare un numero X di fotografie? Le fotografie verranno scelte da te o dagli sposi? Verrà consegnato anche un album cartaceo o aperta una galleria online? Vuoi imporre limitazioni nell’uso degli scatti (si social ma con attribuzione)? - La forma del contratto ossia come deve essere fatto il documento.
Non è essenziale sia un documento scritto, può essere anche orale o un preventivo firmato. Questi ultimi però, non possono in alcun modo assicurarti la stessa tutela di un documento scritto, ragionato, valutato e sottoscritto di pugno dalle parti che dichiarano di averlo letto e compreso. - La scelta di una galleria fotografica online in cui mettere a disposizione gli scatti deve essere ponderata sulla base di una serie di elementi a tutela delle tue opere, degli sposi, degli scatti ritraenti minori e persone invitate.
Su questo tema bisogna approfondire i termini d’uso della galleria, la riservatezza dei dati personali, le modalità di accesso. - Il contratto potrà avere un allegato che contiene le informazioni relative al trattamento dei dati personali degli sposi (nome, cognome, codice fiscale, immagine).
- È bene specificare l’onere degli sposi di acquisire le autorizzazioni di ville ed edifici storici, anche appartenenti al patrimonio culturale, dove saranno eseguiti gli scatti fotografici o alcune porzioni di wedding shooting.
- Cessione e subappalto. Il contrato potrà indicare la facoltà di avvalerti di un secondo fotografo, di esternalizzare il servizio di post-produzione delle fotografie per il matrimonio oppure di cedere l’intero contratto ad un collega che ha il tuo stesso stile fotografico.
Anche queste sono clausole fondamentali per evitare di trovarti in situazioni sgradevoli o, ancor peggio, ad essere citato in causa per inadempienza. - Le fotografie sono opere creative e come tali devono essere rispettati lo stile e l’originalità del fotografo.
Questo significa che gli sposi dopo aver ricevuto il servizio fotografico non possono dire che non hai realizzato bene il tuo lavoro solo perché le fotografie non rispondono ad un gusto personale. Questo non può qualificarsi come inadempimento contrattuale e gli sposi non possono legittimamente sottrarsi al pagamento del prezzo. - Le fotografie di matrimonio possono includere foto di figli, di minori, di testimoni, di parenti. Tutte queste fotografie sono ritratti e nel nostro ordinamento, il ritratto è tutelato ai sensi della legge sul diritto d’autore e come dato personale. È fondamentale dedicare una parte del contratto alla regolamentazione di liberatorie, licenze d’uso di immagini, utilizzabilità dei ritratti come portfolio.
Il tema della privacy per i fotografi e delle liberatorie non è assolutamente secondario. L'ho approfondito sia da un profilo teorico che da un punto di vista più pratico. A mio avviso potrebbero esserti utili entrambi gli articoli dedicati: 1) Privacy per fotografi: cose da ricordare a livello teorico 2) Come costruire, in pratica, liberatorie fotografiche
Imprevisti da gestire: il contratto è il tuo più grande alleato!
Il contratto per fotografo di matrimoni è uno strumento importante per l’inserimento di alcune clausole che consentono al fotografo di prevenire situazioni spiacevoli andando a regolamentare a priori (e con l’accodo dei committenti) tali eventi. Alcune questioni pratiche potrebbero essere:
- Covid 19, disdetta, recesso e impossibilità sopravvenuta
La pandemia mondiale ha bloccato in modo pesante anche questo settore imponendo il rinvio della celebrazione delle nozze ad una data inizialmente “da destinarsi”; successivamente, la data è stata differita subordinandola alla disponibilità di sposi, fotografo, location, invitati. Molti fotografi si sono ritrovati a dover arrivare a patti con gli sposi dopo aver subito la contrazione dei guadagni nel corso della stagione dei matrimoni 2020.
Tale situazione (ma anche altre giuridicamente analoghe) può essere regolata all’interno del contratto. Ad esempio, alcuni dubbi da risolvere con una regolamentazione ad hoc potrebbero essere: si può prevedere la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta se alla nuova data il fotografo non è più disponibile? Se i nubendi per qualsiasi ragione, legata anche ai timori della pandemia, volessero mantenere in sospeso il matrimonio, il fotografo ha la facoltà di recedere? Trascorso un certo termine di incertezza dovuta a lockdown, riaperture e chiusure, le parti possono avere la facoltà, liberamente, di sciogliersi dall’accordo con restituzione di quanto già pagato? Se nel frattempo gli sposi hanno cambiato idea il fotografo è legittimato solo a trattenere la caparra o a richiedere l’intero? - Fattore “Non ci sposiamo più”
La decisione di annullare le nozze non può essere una ragione che consente ai nubendi di recedere dal contratto senza spese e con restituzione degli eventuali acconti versati, salvo tale diritto non sia espressamente previsto nel contratto.
Tale fatto non è un evento di forza maggiore o un caso fortuito, ma discende comunque dalla “volontà” degli sposi. Per prevenire questa o altre situazioni che possono essere trattate in modo analogo, è bene prevedere una clausola che regolamenti termini, modalità e limiti relativi all’esercizio del diritto di recesso da parte del fotografo e degli sposi. Se gli innamorati decidono di non sposarsi più chi deve pagare il matrimonio? - Partecipazione e comportamento degli invitati
Gli invitati possono essere felici di prendere parte al matrimonio ma potrebbero non voler essere protagonisti di scatti fotografici; oppure non voler vedere diffuse le fotografie che li ritraggono in social network o essere inclusi in gallerie online. Come fare quindi? È importante regolamentare a livello contrattuale ed organizzare la gestione anche a livello pratico nel corso delle nozze.
Il comportamento degli invitati poi, potrebbe essere un fattore di disturbo nell’esecuzione a regola d’arte del servizio fotografico per matrimonio: si può valutare di inserire una clausola di esonero dalla responsabilità.
Perché se sei un fotografo di matrimoni ti serve un contratto?
- Prevenzione degli imprevisti e tutela in caso di situazioni spiacevoli. Nel corso della tua attività potresti aver schivato cose difficili da gestire, ma sai anche quanto possano essere frequenti. Avere un documento contrattuale ti consente di operare con maggiore certezza al verificarsi di un evento spiacevole e di gestire con semplicità un fatto imprevisto.
- Avere un documento contrattuale scritto ti conferisce maggiore professionalità e contribuisce a donare maggiore pregio al lavoro che svolgi. Se a livello operativo sei bravissimo ma poi non hai stabilito un limite temporale per recedere dal contratto, rischi di perdere il matrimonio su cui avevi investito tempo, fatiche e costi di acquisto di nuove attrezzature.
- Un contratto ti consente di stabilire esattamente le attività che ti impegni a svolgere ed evitare richieste ulteriori: se ti sei impegnato a consegnare un numero X di fotografie in formato digitale con estensione Y significa che quelle saranno le fotografie che consegnerai e non altre.
Ti aiuta anche ad evitare fraintendimenti: puoi dire sin da subito che l’accesso alla galleria online sarà sospeso in caso di mancato pagamento del saldo.
Altri suggerimenti per un wedding photographer professionista, alias il temibile esempio del contratto per il fotografo del matrimonio
Quanto è unica la tua arte e il tuo modo di esprimerti attraverso la macchina fotografica? Perché mai allora dovresti affidare la tuta tutela ad un documento ragionato (o a volte sragionato) per altri?
Assolutamente banditi i fac simile di contratto per fotografo di matrimoni reperiti online ma altrettanto vietati sono i contratti costruiti per un collega cercando di adattarlo cambiando i nomi. Il tuo stile fotografico, il tuo modo di lavorare, l’apporto creativo che metti negli shooting sono tuoi ed è questa la base per costruire un contratto che possa tutelare la tua attività e la tua persona.
Ti suggerisco anche di non improvvisarti consulente legale creando tu stesso un format. I termini giuridici hanno un significato molto specifico: disdetta è diverso da recesso ma anche da risoluzione e lo scioglimento del contratto è una fattispecie differente.
Io, ad esempio, nel tempo libero amo fotografare, ma non mi proporrei mai per eseguire shooting vantando conoscenze professionali di wedding photography!
Photo by Sandy Millar on Unsplash