La messa a disposizione di un sito web è la fase conclusiva di un contratto avente ad oggetto la costruzione della “casa online” del tuo cliente. Ma come prevedi di consegnare le chiavi? Oggi parliamo di questo argomento.
Cos’è giuridicamente un sito internet?
Se diciamo che il sito internet è la casa del tuo cliente (parliamo infatti di home page), stiamo quasi equiparando il sito ad uno spazio fisico o comunque ad un prodotto.
Il sito internet può avere diverse funzioni ed assumere connotati diversi: può essere un sito vetrina, può avere un canale e-commerce, oppure essere limitato ad uso interno. Può costituire unicamente uno strumento pubblicitario o divenire un’immobilizzazione (come un fabbricato) ma immateriale (come un marchio).
Tempo fa mi sono dedicata a questo tema, ho deciso di approfondirlo e di condividerti quanto ho appreso. Se può essere interessante, per te o per il tuo cliente, il sito internet in bilancio.
Appreso quindi che il sito può concretamente essere un prodotto (sebbene immateriale, digitale), ci focalizziamo ora sull’atto di consegnare il bene.
Cosa significa giuridicamente consegnare un sito web?
Se sei un’agenzia di comunicazione, può capitarti di consegnare, o di prendere in consegna, vari prodotti, o anche da fare da intermediario. Ad esempio:
- Puoi acquistare presso un rivenditore un nuovo obiettivo per la realizzazione di uno shooting fotografico: la consegna è la fase conclusiva di un contratto di compravendita;
- Puoi ricevere dei gadget da parte di un’azienda, dovendoli consegnare all’influencer che hai ingaggiato per la pubblicità: la consegna è il corrispettivo per l’attività dell’influencer ma anche l’oggetto dell’incarico;
- Puoi prendere in consegna (tramite messa a disposizione) di un web font: la consegna è la l’attivazione della licenza d’uso del contenuto;
- Puoi compiere la consegna del servizio reso come ad esempio, grafiche vettoriali, file di stampa o altro;
Con riguardo al sito internet a mio avviso ci possono essere scenari diversi, come ad esempio:
- Consegna di un e-commerce sviluppato mediante piattaforma terza. La consegna del prodotto sito internet in questo caso si può tradurre nella concreta creazione dell’account utente del cliente, con inserimento ad esempio della carta di credito (quando si tratta di un servizio in abbonamento). La consegna può avvenire dopo che è stata versata l’ultima tranche di pagamento, ma non è detto;
- Consegna delle credenziali di accesso nella veste di amministratore al backend del sito internet sviluppato. La consegna in questo caso può avvenire anche a causa dell’interruzione del rapporto cn l’agenzia. Il cliente vuole gestire autonomamente oppure demandare ad altri la gestione.
- Consegna fittizia del sito internet. In questo caso, in realtà non viene consegnato nulla; l’agenzia continua a lavorare nella gestione del sito internet sviluppato per conto del cliente. L’hosting ed il backup sono presso l’agenzia di comunicazione; il dominio è di proprietà del cliente.
Proprietà o licenza d’uso di un sito internet?
Il sito internet può essere protetto dalla normativa a tutela del diritto d’autore: sia con riguardo al contenuto, sia con riguardo alla struttura, il layout, il codice sorgente. È quindi un’opera dell’ingegno.
Se ricordi ne ho parlato varie volte, sia con riguardo al copyright, sia con riguardo alla tutela del layout come design industriale: ti lascio il link.
Se il contratto prevede lo sviluppo di un sito internet per conto del cliente (oggetto del contratto) di fatto, il cliente avrà possibilità di pretendere la consegna del sito internet sviluppato. Le modalità potranno essere diverse a seconda della piattaforma in uso.
Se si tratta di un sito internet con codice sorgente scritto dallo sviluppatore, chiaramente egli rimane titolare dei diritti morali su tutto il codice. Inoltre, una cosa è il sito internet come prodotto, una cosa è lo strumento utilizzato per realizzare il prodotto. È quindi bene prevedere che il codice non sarà oggetto di consegna, in chiaro.
Il contratto può però prevedere che lo sviluppatore si occupi di mettere a disposizione per un certo periodo di tempo (durata del contratto) un sito internet sviluppato per il cliente. In questo caso, il cliente verrà un canone, come una locazione o una licenza, per fruire del sito internet. Di fatto, paga una casa in affitto.
In realtà non c’è una soluzione giusta o sbagliata. È fondamentale però definire bene contrattualmente alcuni punti:
- L’oggetto della prestazione: cosa ti impegni a fare per conto del cliente?
- L’oggetto della consegna: cosa prevedi di mettere a disposizione al cliente e come?
- Il tipo di accordo: si tratta di un trasferimento di proprietà o di una locazione?
- Il termine di durata: se viene trasferita la proprietà, il contratto avrà un inizio ed una fine ben stabilita (consegna del sito entro il 31/12) se invece si tratta di una landing page a canone, il contratto cesserà in caso di recesso o disdetta (rinnovo automatico);
Ti serve un modulo per la consegna del sito internet
Io faccio sempre domande dirette, una delle quali, quando si tratta di gestire la contrattualistica di un’agenzia di comunicazione o di uno sviluppatore di siti internet, è: come consegni il sito? E le risposte sono molto diverse tra di loro.
Ecco, sulla base di questo quindi, andando a pianificare in modo chiaro, riorganizzare e definire il flusso di lavoro, suggerisco di adottare un modulo ad hoc per la consegna di un sito internet.
A mio avviso, è uno strumento fondamentale per:
- Stabilire cosa viene consegnato e a quali condizioni;
- Far decorrere il termine per far valere vizi, difetti e doglianze;
- Consegnare le chiavi di accesso alla casa online del cliente;
- Regolamentare i diritti sui contenuti interni del sito;
- Cristallizzare le attività: la manutenzione successiva non è inclusa e nemmeno l’aggiornamento se non è pattuito specificatamente;
Avevi mai pensato di utilizzare questo strumento per fissare in modo definitivo la consegna del prodotto “sito web”?
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