Booktuber è un termine inglese per designare colui che su YouTube recensisce libri, mostra gli acquisti e parla in generale di testi. È quindi un influencer di uno specifico settore ovvero la letteratura.
Considerando che taluni sono piacevoli da ascoltare, offrono spunti davvero interessanti e peraltro consigliano libri affini ai miei gusti letterari, mi sono interrogata su quali sono, se ci sono, i limiti che questa categoria professionale può incontrare avendo fatto divenire la propria passione per i testi, un lavoro.
Libertà di espressione
L’art 21 della carta Costituzionale prevede che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione“. Tale libertà spetta a chiunque, cittadini e non, i quali possono rappresentare le proprie opinioni senza limitazioni, se non quelle previsti da altre disposizioni costituzionali; la modalità di esercizio di tale diritto è molto ampia in quanto è la stessa costituzione a prevedere “ogni mezzo di diffusione” tra qui quindi, la rete internet e nello specifico, un canale YouTube.
L’art 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo dispone che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere“. L’art 10 della CEDU statuisce che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero“.
Diritto di critica e diffamazione
Una delle modalità con cui può esprimersi il proprio pensiero, libertà costituzionalmente tutelata, è rappresentato dal diritto di critica, ovvero dalla facoltà di manifestare il proprio soggettivo punto di vista, di comunicare un’opinione diversa e potenzialmente in contrasto con quella eventualmente espressa da altri, di dissentire e di opporsi.
Il diritto di critica costituisce un’esimente, ovvero una causa di non punibilità del reato di diffamazione di cui all’art 595 c.p.. La normativa penalistica prevede la reclusione per colui che comunicando a più persone utilizzando ogni mezzo di pubblicità (come può essere YouTube) offende l’altrui reputazione.
Invero, talvolta, vi sono YouTuber che danno lettura di parti di libro manifestando il loro disappunto con riguardo alle scarse capacità di scrittura dell’autore del testo; alcune volte raccontano la trama esprimendo una critica negativa in merito alla superficialità del racconto, alla scarsa originalità o alla mancanza di un filo logico; altre volte elaborando una lista dei libri più brutti inserendo titoli e consigliando quindi agli utenti di non acquistarli.
È quindi importante stabilire il limite tra libera espressione del proprio pensiero, con facoltà di critica e condotta penalmente rilevante per l’offesa all’altrui reputazione.
Diritto dell’autore sull’opera
Sul piano della protezione dell’autorialità dell’opera letteraria, l’autore della stessa è titolare esclusivo di tutti i diritti di natura morale (come ad esempio la paternità dell’opera) e patrimoniale (come ad esempio la facoltà di pubblicazione, di utilizzazione economica, di riproduzione, di rielaborazione o modifica).
Colui che, non essendo l’autore dell’opera intende sfruttarla economicamente dovrà necessariamente essere autorizzato dall’autore e corrispondere un eventuale compenso oggetto di specifica pattuizione. Diversamente, egli starà utilizzando l’opera illecitamente.
Diritto di citazione
Ebbene, l’art 70 della Legge a protezione del diritto d’autore, al comma 1 stabilisce che: “Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera“.
Trattasi di una delle eccezioni ai diritti esclusivi in capo all’autore dell’opera, che consentono ad un soggetto di utilizzare l’opera creata entro i ristretti limiti stabiliti dalla legge. E quindi, lo YouTuber, potrà citare brani e parti di opere, solo per uso di critica e discussione ed entro tali fini, purchè egli non compia questa attività nell’ottica di sfruttare economicamente l’opera creata da altri. Se il brano è composto di poche pagine, non potrà dare una lettura completa. Se la parte di brano di cui si da lettura è l’unica interessante dell’intera opera e i potenziali acquirenti possono avere interesse solo per quella, la presentazione della stessa tramite canale YouTube potrebbe costituire concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera. Ciò non significa che sia inibito all’influencer che monetizza il video la facoltà di citare una parte del brano in quanto egli svolge l’attività professionalmente; la legge invece limita la facoltà di citazione laddove la stessa divenga un atto di concorrenza sleale nei confronti dell’autore dell’opera originale.
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